Ep.25 – Light painting e flash
Nella venticinquesima puntata del corso di fotografia uniamo ciò che abbiamo imparato finora sull’illuminazione da studio, alla tecnica del light painting. Questa tecnica consiste nell’utilizzare delle fonti di luce per dipingere sulle nostre fotografie, impostando sulla macchina fotografica dei tempi di scatto sufficientemente lunghi.
Nel light painting ci sono due approcci. Il primo è quello di utilizzare una fonte luminosa, non visibile direttamente alla macchina fotografica, per illuminare una scena, con delle pennellate di luce. Grazie a questa tecnica è possibile creare un’illuminazione spesso surreale nelle ambientazioni che si fotografano.
Il secondo approccio, che trattiamo in questo episodio, è quello di puntare una luce verso la macchina fotografica e disegnare delle scie luminose. Molto spesso chi sperimenta questa tecnica all’inizio scrive al buio il proprio nome o disegna dei simboli.
Come nell’esempio qui sopra, in queste foto il soggetto non è ben visibile, non solo perché è sottoesposto (cosa che si potrebbe risolvere gestendo i valori di esposizione), ma sopratutto perché ne è colto il movimento, a causa del tempo di scatto prolungato.
Se vogliamo avere il soggetto della nostra foto immobilizzato e illuminato in maniera consistente, una soluzione è quella di utilizzare i flash. In questo modo all’inizio della lunga esposizione, i flash scatteranno per una frazione di secondo, registrando con precisione nella fotografia la scena che abbiamo illuminato, dandoci modo di aggiungere dettagli con le scie luminose, utilizzando la tecnica del light painting.
Per questa foto procederemo quindi in due fasi: ci occuperemo prima di tutto dell’illuminazione con i flash, dopodiché utilizzando un tempo di scatto di venti secondi e tutte le luci continue nella stanze spente, disegneremo le scie luminose con una piccola torcia rossa.
Illuminazione della scena con i flash
Per scattare la fotografia utilizziamo una Canon EOS 450D, con l’obiettivo Canon EF 50mm f/1.4. Il tempo di scatto è per ora di 1/200 di secondo, per minimizzare la presenza delle luci continue che utilizzo per registrare i video, l’apertura del diaframma è f/4.5 e siamo a ISO 100.
Nel primo scatto, controlliamo l’influenza della luce ambientale sulla nostra fotografia. Come vediamo c’è appena un filo di luce arancione nella parti più chiare del nostro soggetto. In questo caso possiamo continuare senza preoccuparci, perché sappiamo che nella seconda fase spegneremo tutte le luci continue, eliminando completamente questo problema.
Aggiungiamo la nostra luce principale, ovvero un flash LumoPro LP160, con una gelatina arancione 1/4 CTO e una griglia che concentra la luce in un’area ristretta. La posizione della key light è a destra dell’inquadratura, puntata da dietro verso il soggetto, così da ottenere un maggiore chiaroscuro sul viso e sui dettagli del vestito.
A sinistra dell’inquadratura c’è un piccolo pannello argentato che, lavorando insieme alla luce principale, illumina la parte frontale del soggetto, che altrimenti andrebbe totalmente in ombra.
Proseguiamo con la luce di separazione, un LumoPro LP120 con due gelatine blu e una griglia. La posizione di questo flash è a sinistra dell’inquadratura, puntato da dietro verso il soggetto.
Osservando attentamente l’illuminazione sul soggetto della nostra foto, vediamo che lo scontrarsi delle due luci fa risaltare i dettagli sul nostro soggetto, grazie alla presenza di zone di alteluci e di ombre.
Nonostante siano entrambe dietro al soggetto, tra le due luci in questo caso è quella arancione a essere la keylight, visto che colpisce il viso del soggetto e aiuta maggiormente a descrivere la scena.
Aggiungiamo infine una seconda luce principale, questa volta per il soggetto secondario. Utilizziamo un LumoPro LP160, con il Rogue Flashbender come snoot, ovvero come tubo per concentrare la luce, e una griglia. Teniamo questo soggetto secondario leggermente sottoesposto perché quando aggiungeremo le scie luminose, sappiamo che verrà illuminato ulteriormente.
Ora siamo pronti per spegnere le luci e utilizzare la tecnica del light painting!
Aggiunta delle scie luminose con il light painting
L’unica modifica che dobbiamo fare per aggiungere le scie luminose è quella di spegnere le luci, passare a un tempo di scatto di venti secondi e aggiungere un ritardo di almeno due secondi prima dello scatto, per permetterci di metterci in posizione e cominciare a disegnare.
Il primo tentativo ci conferma che la fotografia non ha problemi a livello tecnico. Dobbiamo solo prendere la mano con la lampadina per avere la scia di una forma che ci piaccia. Non dobbiamo puntare la luce sul viso del soggetto principale, la forma dello sparo deve essere più triangolare e l’impatto sulla creatura volante non deve avere scintille a destra dell’inquadratura.
Il secondo tentativo è molto più ordinato. L’esposizione sulla punta del fucile ha la forma giusta, la scia del proiettile è sufficientemente dritta e l’impatto è più raccolto.
Il terzo tentativo ha un’esplosione che avvolge maggiormente il bersaglio, ma le altre parti della scia luminosa non sono venute altrettanto bene.
In questo caso ci fermiamo con tre tentativi (per non rendere il video troppo lungo), ma è qui che inizia il divertimento. I flash ci assicurano una luce consistente, quindi possiamo concentrarci sull’ottenere le scie luminose proprio come desideriamo, sperimentando anche con fonti di luce di colori e forme diverse, tenendo a mente che anche luci intermittenti creano effetti molto interessanti nelle scie luminose.
Immagine finale elaborata dal file RAW e postprodotta
Come immagine per la finalizzazione ho scelto il secondo tentativo, anche se la tentazione di passare tutta la giornata a fare altre prove è sempre molto grande!
Oltre a piccoli aggiustamenti sui contrasti, l’intervento principale in postproduzione è stata la rimozione del sostegno di plastica e dei fili di nylon che tenevano i nostri soggetti in posizione.
Divertitevi anche voi con la tecnica del light painting e condividete i risultati dei vostri esperimenti con noi, sul forum di Playerdue Lighting!
Lista dell’attrezzatura utilizzata
- Canon EOS 450D
- Canon EF 50mm f/1.4
- Sekonic L-358
- LumoPro LP160
- LumoPro LP120
- Cactus V5
- Cactus V6
- Rogue Flashbender
- griglie fai-da-te
- gelatine Rosco “The Strobist Collection”
- LumiQuest gel holder
- telecomando a cavo
- piccolo pannello argentato fai-da-te