Ep.26 – Come usare il flash pop-up

Il flash pop-up, o flash incorporato, è la piccola luce inclusa nelle macchine fotografiche, che ha l’abitudine di aprirsi ogni volta che ci apprestiamo a scattare una fotografia nella modalità automatica.

Uno dei primi consigli che può ricevere chi sta iniziando ad appassionarsi alla fotografia concerne proprio questo flash e consiste nel non utilizzarlo affatto, perché il flash pop-up è destinato solo a rovinare tutte le nostre fotografie!

Nonostante suoni estremo, è un buon suggerimento. Ma in fotografia ogni regola esiste per una ragione precisa e può essere ignorata se il nostro gusto artistico e le nostre scelte tecniche lo desiderano.

In questo episodio analizzeremo le caratteristiche del flash pop-up e come modificarlo per migliorare le nostre fotografie.

Caratteristiche del flash pop-up

Flash pop-up

Il flash pop-up è una fonte di luce molto piccola e in asse con l’obiettivo. Da sole queste due caratteristiche sono alla base della maggior parte dei problemi che si possono riscontrare utilizzando questa tipologia di flash.

Come abbiamo visto nell’Episodio 19 – Comportamento della Luce, la dimensione relativa al soggetto della fonte luminosa, influenza il contrasto della luce. Visto che il flash pop-up ha già in partenza una dimensione ridotta, arriverà sempre al soggetto come una luce ad alto contrasto, che genera quindi ombre molto nette e riflessi quasi puntiformi.

Il flash guarda nella direzione dell’obiettivo ed è posizionato poco sopra di esso, o alla sua sinistra (in alcuni modelli di mirrorless). L’illuminazione che ne consegue è molto frontale e non descrive accuratamente la tridimensionalità di ciò che viene fotografato. Le ombre si allontanano dal punto di vista, proiettandosi quindi sulle superfici che si trovano dietro agli oggetti in primo piano. Inoltre c’è una maggiore probabilità di avere riflessi diretti del flash nella fotografia, che essendo piccoli a causa della dimensione del flash, sono da evitare nei ritratti o nella fotografia di oggetti lucidi.

Ci sono anche altri fattori che hanno contribuito alla cattiva fama del flash pop-up.

Non è un flash molto potente, non ci consente quindi di fotografare soggetti più lontani di 3 o 4 metri o di poter utilizzare in qualunque situazione modificatori per diffonderne o rifletterne la luce.

E’ alimentato dalla batteria della macchina fotografica quindi più utilizziamo il flash pop-up e più in fretta si scaricherà la nostra fotocamera. Inoltre non si può scattare molto velocemente perché bisogna aspettare che il flash accumuli abbastanza energia tra uno scatto e l’altro (per questo a volte la scritta BUSY sullo schermo della macchina fotografica ci impedisce di fare fotografie).

Sulla maggior parte delle macchine fotografiche il flash pop-up non è direzionabile, punta quindi solo frontalmente, come abbiamo visto in asse con l’obiettivo. Su alcuni modelli di mirrorless il flash pop-up si può puntare verso l’alto, caratteristica che può tornare utile in molte situazioni, come vedremo tra poco.

Come tutti i flash, anche quello pop-up ha una temperatura colore che si avvicina alla Luce Diurna (circa 5500° K), quindi possiede una dominante blu che può entrare in contrasto con la dominante arancione di molte luci che vengono utilizzare in interno, con una temperatura colore vicina all’impostazione Incandescente (circa 3000° K). Per togliere la differenza dobbiamo utilizzare sul flash una gelatina CTO (Color Temperature Orange).

Infine se utilizziamo le modalità automatiche, la macchina fotografica tenderà a sottoesporre la luce ambientale, sia per eliminarne l’influenza che per mantenere il tempo di scatto sotto al sync speed, ovvero il tempo limite dopo il quale il flash non può essere più visibile nella fotografia

Modificare la luce del flash pop-up ed esempi pratici

Negli esempi che seguiranno utilizzerò la modalità automatica, per replicare un approccio più veloce nel quale non ho tempo o interesse di controllare ogni valore di esposizione.

Iniziamo con uno scatto a degli oggetti, utilizzando solamente il flash-pop e lasciando che la macchina fotografica imposti tutte le variabili di scatto.

Flash pop-up

La foto ha ombre nette, una luce frontale, riflessi piccoli, visibili in varie parti degli oggetti, e si intravede nello sfondo l’influenza della luce ambientale, con i toni arancioni della temperatura colore Incandescente.

Proviamo quindi a aumentare la dimensione della nostra fonte luminosa. Ci sono molti modificatori che si possono trovare in giro su internet da utilizzare con il flash pop-up, ma anche solo come esperimento possiamo utilizzare un foglio di carta e tenerlo davanti al flash.

Flash pop-up diffuso con un foglio di carta

La fotografia è già molto più piacevole nonostante abbia ancora un’illuminazione frontale. Le ombre sono morbide, vengono illuminati più dettagli negli oggetti e la maggior parte dei riflessi è più ampia e attira meno attenzione su di sé.

Utilizzando uno specchio (o con una mirrorless, puntando in alto), possiamo deviare la luce del flash verso il soffitto, cambiando la direzione della fonte luminosa e anche la dimensione, perché il soffitto si comporta come un grande riflettore.

Flash pop-up riflesso sul soffitto con uno specchio

La luce ora viene dall’alto, descrivendo differentemente la tridimensionalità dei soggetti. Ma la qualità della luce dipende dalla distanza del soffitto dal flash e dai soggetti della fotografia. Non essendo un flash molto potente se il soffitto si trova molto in alto la luce non basterà per avere un impatto effettivo sull’illuminazione.

Le stesse prove le possiamo fare con i ritratti.

Flash pop-up in un ritratto

Il flash pop-up genera ombre nette sotto al mento, dietro al nostro soggetto, se ci sono delle superfici, e un riflesso molto piccolo negli occhi. La direzione della luce e l’alto contrasto inoltre si riflettono subito sulla pelle, sopratutto quando è un po’ grassa o umida.

Flash pop-up diffuso con un foglio di carta in un ritratto

Diffondere la luce del flash pop-up con un foglio di carta aiuta leggermente nel rendere le ombre più morbide, ma dobbiamo considerare che più la persona si trova lontano dalla macchina fotografica e più la dimensione relativa del flash (anche con il modificatore) diminuisce, alzando il contrasto della luce.

Flash pop-up riflesso sul soffitto con uno specchio in un ritratto

Nei ritratti non sempre è d’aiuto puntare il flash verso il soffitto, perché se la luce proviene precisamente dall’alto mette in ombra gli occhi del soggetto.

A questo proposito possiamo fare un’ultima prova per evitare che si formino delle ombre sotto gli occhi della persona che stiamo fotografando, mantenendo un’illuminazione che non sia frontale.

Scattiamo la fotografia in verticale con una parete o una superficie bianca alla nostra sinistra.

Nella prima foto la luce diretta del flash pop-up porta ai problemi che abbiamo visto prima: ombre nette e proiettate dietro al soggetto, luce frontale e riflessi sulla pelle.

Flash pop-up diretto e riflesso su una parete alla sinistra della macchina fotografica

Nella seconda foto invece usiamo un piccolo riflettore argentato per deflettere la luce del flash pop-up verso l’alto della macchina fotografica, quindi essendo quest’ultima in verticale verso la nostra sinistra, facendola riflettere su una parete bianca.

La luce ora è a basso contrasto, con ombre morbide che vanno verso destra. L’illuminazione viene leggermente da sinistra descrivendo meglio i lineamenti della persona. Non ci sono riflessi diretti sul viso e il riflesso negli occhi è leggermente più grande.

Utilizzare il flash pop-up nella modalità manuale

Il flash pop-up può essere utilizzando anche nella modalità manuale (o nelle modalità semiautomatiche) con un parziale controllo sulla sua potenza.

Prima di tutto come con ogni altra fotografia in cui vengono utilizzati dei flash, partiamo dallo scegliere quale sarà l’influenza della luce ambientale nella nostra fotografia.

Foto in manuale con la sola luce ambientale

In questo caso scelgo dei valori di esposizione con i quali nella fotografia la luce ambientale è presente, ma non abbastanza da illuminare la parte frontale dei soggetti.

Attivo il flash pop-up, così da avere una luce di riempimento frontale.

Aggiunta del flash pop-up

Il flash pop-up ha una temperatura colore diversa dalla luce ambientale ed è troppo forte per il risultato che cerco. Il primo problema lo posso risolvere aggiungendo una gelatina CTO davanti al flash pop-up (si trovano degli adattatori per questo scopo, ma anche un qualsiasi foglio di plastica arancione può aiutare).

Flash pop-up con una gelatina CTO

Ora che la temperatura colore del flash è bilanciata con quella della luce ambientale, devo controllarne la potenza, per farla diventare una luce di riempimento.

Dal menu della macchina fotografica devo trovare la Compensazione del Flash Incorporato (il nome può variare tra le diverse marche di macchine fotografiche, ma il concetto rimane lo stesso).

Flash pop-up compensato a +2 stop

Come prova, posso impostare la Compensazione del Flash Incorporato a +2 stop. La macchina fotografica in questo caso dà tanta potenza al flash quanta ne occorre per raggiungere un’esposizione sovraesposta di 2 stop (quindi con quattro volte più luce).

Il risultato che cerco però in questo caso lo ottengo impostando la compensazione a -2 stop.

Flash pop-up compensato a -2 stop

La fotografia ora ha un’influenza principale di luce ambientale, con solo un riempimento frontale di luce dal flash pop-up.

Aggiungendo il foglio di carta davanti al flash pop-up posso rendere più morbide le ombre e più ampi i riflessi.

Aggiunta di un foglio di carta come diffusore

In questo modo l’intervento del flash pop-up è meno evidente e si amalgama meglio con la luce ambientale, fornendo i dettagli di cui avevo bisogno nella parte frontale dei soggetti fotografati.

Utilizzare il flash pop-up come trasmettitore

Non è obbligatorio utilizzare il flash-pop come una fonte luminosa, possiamo sfruttare il legame che ha con la macchina fotografica per azionare a distanza altri flash, staccati dalla nostra fotocamera, permettendoci di utilizzare le tecniche di illuminazione da studio senza dover possedere un radiotrasmettitore o un cavo che colleghi la macchina fotografica e il flash esterno.

Quello che dobbiamo fare è attivare sul flash esterno la modalità SLAVE, nella quale il flash esterno attenderà, per scattare, di vedere con la fotocellula un lampo di un’altra fonte luminosa. Sul flash pop-up invece possiamo impostare la compensazione a -2 stop, così da minimizzarne l’influenza nella fotografia, oppure possiamo usare un riflettore per schermare la luce e puntarla verso il flash esterno.

Con alcune macchine fotografiche più nuove e i relativi flash compatibili, è possibile avere una comunicazione TTL tra il flash pop-up e i flash esterni, così da poterne controllare a distanza anche la potenza.

 Conclusione

Per concludere possiamo riassumere le caratteristiche del flash pop-up:

  • fonte di luce molto piccola;
  • direzione in asse con l’obiettivo;
  • poco potente;
  • alimentato dalla batteria della fotocamera;
  • non direzionabile (su molti modelli);
  • temperatura colore: Luce Diurna (5500° K);
  • luce ambientale sottoesposta quando si scatta nelle modalità automatiche.

E quali sono i modi con cui utilizzare il flash pop-up:

  • flash pop-up normale;
  • diffuso per aumentarne la dimensione;
  • riflesso sul soffitto utilizzando uno specchio o un pannello argentato;
  • riflesso su una parete laterale, sempre con uno specchio o un pannello argentato, ma tenendo la macchina fotografica in verticale;
  • con la compensazione attivata per essere utilizzato come luce di riempimento;
  • come trasmettitore per attivare dei flash esterni.

Scomponendo il flash pop-up nelle sue caratteristiche basilari ci accorgiamo che anche questo flash si comporta come ogni altra fonte di luce e i risultati non dipendono tanto da lui, quanto dal controllo che abbiamo sull’illuminazione delle scene che fotografiamo.

Nelle fotografie che fate utilizzate il flash-pop? Ci sono state situazioni dove vi ha aiutati e in che modo?