McMartin
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Molte persone che si avvicinano alla fotografia paesaggistica sentono parlare i fotografi del paesaggio di linee d’entrata, di uscita, ampia, chiusa ecc... Rimanendo spaesati davanti a questo ciarlare e, non capendone affatto l’importanza, passano oltre, considerando l’argomento troppo difficile da comprendere.
Niente di più falso!
Quello che segue è un succinto lavoro di introduzione alla materia che via via e con i vari commenti spero si possa ampliare e completare di passo-passo.
Innanzi tutto chiariamo che le linee, in paesaggistica ma non solo, fanno parte della tecnica compositva.
Un paesaggista alle prime armi, davanti ad uno spettacolo della natura, cercherà di far rivivere in una fotografia la bellezza che egli vede, tuttavia, per quanto la foto avrà una giusta esposizione ed un’ottima nitidezza si accorgerà che, probabilmente, lascerà indifferente l’osservatore. Ma perchè?
Semplice, l’osservatore è abituato dalla quotidianità a vedere un albero maestoso circondato dal verde o una strada polverosa di campagna che sembra portare verso il nulla, quindi ciò che vede nella foto non accoglierà la sua voglia di scoprire e di bellezza!
L’occhio che guarda una foto va preso per mano, va accompagnato nel quadro e dopo un “tour” panoramico va aiutato ad uscire. Ma come?
Cercando composizioni innovative e linee guida invisibili all’osservatore ma che il fotografo ha ben in mente e vede con chiarezza.
Piccole strade all’interno della foto.
Una linea rappresenta una “strada” tra due punti, in fotografia potremmo dire un punto A di entrata ed un punto B di arrivo sul soggetto (e questa la definiremo linea d’entrata). Poi questa linea potrà collegarsi ad un’altra linea che va dal punto A2 di partenza dal soggetto al punto B2 di uscita dalla foto (e questa la definiremo linea d’uscita). Capirete da soli che durante il tragitto da A a B e da A2 a B2 l’occhio dell’osservatore guarderà tutto ciò che gli sta intorno e non si focalizzerà solo sul soggetto.
Attenzione però, tutte le foto dovrebbero avere per forza una linea (o più) d’entrata ma non è detto che debbano averne per forza una d’uscita, potendo l’autore ben scegliere di bloccare lo sguardo dell’osservatore sul soggetto e farlo tornare indietro dalla stessa linea usata per farlo entrare.
Ora vi faccio due esempi, uno semplice e di facile comprensione e l’altro più complesso, utilizzando due foto del noto fotografo paesaggista Carlo Flaminio.
In questa prima foto noterte che Carlo ha usato delle linee concentriche d’entrata (in rosso) -aiutato dalla scelta dello scatto verticale- per portare l’occhio sul soggetto e notate come naturalmente l’occhio si riporta sulla strada per uscire (linee gialle) come se rimbalazzase sul soggetto e carambolasse all’indietro.
Sembra una cosa semplice ma semplice non è, ci vuole un occhio allenato come quello di Carlo per scegliere il giusto punto di mira e comporre in questo modo.
In questa foto Carlo porta l’occhio sul soggetto con diverse linee d’entrata (rossa) per poi farlo uscire verso destra usando il terreno come linea d’uscita (gialla).
Notate come utilizza lo scorrere naturale della lettura (come se fosse uno scritto) da sinistra a destra (geniale!).
In sostanza un paesaggista non mette tutto nella foto come in un grosso calderone ma costruisce delle linee e intorno a queste costruisce altre cose che spero verrano ora trattate da voi tutti come prosieguo a questa breve introduzione (come per esempio il peso degli elementi nella foto).
Da ultimo vi dico solo che per puro spirito semplicistico ho usato linee rette ma le linee che potete utilizzare possono essere curve, a zig-zag ecc.....
Ripeto questa mia è una breve intorduzione spero solo che ora il tutto continui nei commenti e lascio la patata bollente o le risposte alle domande a
Achilles Teddi Fearless enzo over e tutti gli altri che (chi più chi meno) si occupano di fotografia paesaggistica e non posso taggare per le note limitazioni: AriesMu, Fedra, Hypereyed, Mr.Brownstone, Zero, Mr.Kaos, Salvoo, Pasticciere, ecc.... ... e tutti coloro che reputo importanti a contribuire al discorso.
Il post è stato creato per iniziare una discussione quindi ai nuovi arrivati che hanno voglia di partecipare e domandare chiedo solo di farlo e quelli sopra vi risponderanno . Grazie per la pazienza.
Niente di più falso!
Quello che segue è un succinto lavoro di introduzione alla materia che via via e con i vari commenti spero si possa ampliare e completare di passo-passo.
Innanzi tutto chiariamo che le linee, in paesaggistica ma non solo, fanno parte della tecnica compositva.
Un paesaggista alle prime armi, davanti ad uno spettacolo della natura, cercherà di far rivivere in una fotografia la bellezza che egli vede, tuttavia, per quanto la foto avrà una giusta esposizione ed un’ottima nitidezza si accorgerà che, probabilmente, lascerà indifferente l’osservatore. Ma perchè?
Semplice, l’osservatore è abituato dalla quotidianità a vedere un albero maestoso circondato dal verde o una strada polverosa di campagna che sembra portare verso il nulla, quindi ciò che vede nella foto non accoglierà la sua voglia di scoprire e di bellezza!
L’occhio che guarda una foto va preso per mano, va accompagnato nel quadro e dopo un “tour” panoramico va aiutato ad uscire. Ma come?
Cercando composizioni innovative e linee guida invisibili all’osservatore ma che il fotografo ha ben in mente e vede con chiarezza.
Piccole strade all’interno della foto.
Una linea rappresenta una “strada” tra due punti, in fotografia potremmo dire un punto A di entrata ed un punto B di arrivo sul soggetto (e questa la definiremo linea d’entrata). Poi questa linea potrà collegarsi ad un’altra linea che va dal punto A2 di partenza dal soggetto al punto B2 di uscita dalla foto (e questa la definiremo linea d’uscita). Capirete da soli che durante il tragitto da A a B e da A2 a B2 l’occhio dell’osservatore guarderà tutto ciò che gli sta intorno e non si focalizzerà solo sul soggetto.
Attenzione però, tutte le foto dovrebbero avere per forza una linea (o più) d’entrata ma non è detto che debbano averne per forza una d’uscita, potendo l’autore ben scegliere di bloccare lo sguardo dell’osservatore sul soggetto e farlo tornare indietro dalla stessa linea usata per farlo entrare.
Ora vi faccio due esempi, uno semplice e di facile comprensione e l’altro più complesso, utilizzando due foto del noto fotografo paesaggista Carlo Flaminio.
In questa prima foto noterte che Carlo ha usato delle linee concentriche d’entrata (in rosso) -aiutato dalla scelta dello scatto verticale- per portare l’occhio sul soggetto e notate come naturalmente l’occhio si riporta sulla strada per uscire (linee gialle) come se rimbalazzase sul soggetto e carambolasse all’indietro.
Sembra una cosa semplice ma semplice non è, ci vuole un occhio allenato come quello di Carlo per scegliere il giusto punto di mira e comporre in questo modo.
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Nel secondo esempio, invece, un uso molto più difficile ma molto più affascinante dell’utilizzo delle linee:In questa foto Carlo porta l’occhio sul soggetto con diverse linee d’entrata (rossa) per poi farlo uscire verso destra usando il terreno come linea d’uscita (gialla).
Notate come utilizza lo scorrere naturale della lettura (come se fosse uno scritto) da sinistra a destra (geniale!).
In sostanza un paesaggista non mette tutto nella foto come in un grosso calderone ma costruisce delle linee e intorno a queste costruisce altre cose che spero verrano ora trattate da voi tutti come prosieguo a questa breve introduzione (come per esempio il peso degli elementi nella foto).
Da ultimo vi dico solo che per puro spirito semplicistico ho usato linee rette ma le linee che potete utilizzare possono essere curve, a zig-zag ecc.....
Ripeto questa mia è una breve intorduzione spero solo che ora il tutto continui nei commenti e lascio la patata bollente o le risposte alle domande a
Achilles Teddi Fearless enzo over e tutti gli altri che (chi più chi meno) si occupano di fotografia paesaggistica e non posso taggare per le note limitazioni: AriesMu, Fedra, Hypereyed, Mr.Brownstone, Zero, Mr.Kaos, Salvoo, Pasticciere, ecc.... ... e tutti coloro che reputo importanti a contribuire al discorso.
Il post è stato creato per iniziare una discussione quindi ai nuovi arrivati che hanno voglia di partecipare e domandare chiedo solo di farlo e quelli sopra vi risponderanno . Grazie per la pazienza.