frinodavide
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Durante la mia "evoluzione" fotografica mi sono trovato davanti al mondo delle macchina a telemetro e,tralasciando la leica che è troppo dispendiosa per le mie possibilità ho sperimentato questo tipo di macchine inizialmente con una copia leica (la famigearata leica luftwaffe) con scarso successo e con una canonet ql17 senza però rimanere del tutto soddisfatto.
Penso che il telemetro sia un pò come la biottica,se non scatta il giusto feeling non sarà mai amore però,forse per la loro compattezza,la silenziosità o anche solo per la loro estetica quel genere di macchina m'ha sempre un pò incuriosito e attirato finche un giorno...
Un giorno,per caso scopro lei,la contax G...il mio fotografo/spacciatore di fiducia casualmente ha con se una G1 con un paio di obiettivi che un cliente vuol vendere e mi metto a guardarla incuriosito...una compatta con ottiche intercambiabili abbastanza elegante e ben rifinita,piccola ma solida e con poca plastica.
Una volta arrivato a casa,incuriosito comincio a documentarmi in merito e rimango affascinato dalle caratteristiche di questa macchina perchè grosso modo ha tutto quello che cerco da una macchina fotografica,decido così di farmi prestare per un paio di giorni la G1 dal fotografo e ci faccio un paio di rullini.
Inizialmente non sono rimasto molto colpito da questa macchina perchè nonostante tutto non è così perfetta come sembra,abituarsi al fatto che è lei a decidere quasi tutto richiede tempo ed è il motivo per cui non tutti parlano bene di questa macchinae,il massiccio uso di elettronica ne fa una macchina molto delicata e quindi molti si fanno scoraggiare anche da questo.
Passata l'emozione iniziale sono tornato ad interessarmi a questa macchina dopo qualche mese,ho trovato un'offerta che non potevo rifiutare e mi sono preso una G1 con il biogon 28 e dopo un mesetto di uso è scattata la scintilla e l'amore è sbocciato.
Nel mio parco macchine la contax G si colloca a metà strada tra la versatile reflex e la rilassante biottica aggiungendo però una compattezza estrema (il corredo completo sta in una borsina da videocamera),cosa che fa di lei il jolly ideale per situazioni in cui vuoi portarti una macchina fotografica e mantenere un "clima" discreto.
La biottica da nell'occhio e la reflex fa sentire osservati,la sottile G invece passa quasi inosservata e,soprattutto nella fotografia street ti permette anche scatti invisibili grazie anche alla sua estrema silenziosità.
Il sistema contax è dotato di un parco ottico che fa invidia a molti (leica compresa),compresi i digitalisti che adattano le sue ottiche su molte macchine...esiste anche una modifica per i corpi leica M ma è irreversibile per gli obiettivi.
Non facendo distinzioni tra analogico e digitale perchè per me sono due cose complementari mi trovo in una situazione critica in cui sento il bisogno di una macchina digitale che mi ricordi sia nell'uso che nel tatto la contax G.La soluzione sarebbe quella di prendere un corpo micro 4/3 stile olympus (che ha anche un bell'aspetto retrò) per montarci le ottche G ma il pensiero di dover moltiplicare la focale mi fa desistere,la leica M digitale è inarrivabile e quindi sto guardando con interesse la fuji X100 che esteticamente è bellissima nel suo aspetto leica style e con la sua ottica fissa 35mm somiglia molto ad una telemtro.
Il sistema contax G è composto,escludendo i vari accessori da 3 corpi macchina e 7 obiettivi e due flash...ad esser pignoli si può quasi raddoppiare il tutto perchè esiste anche in versione nera.
CONTAX G1
macchina introdotta nel 1994 funziona in manuale con tempi che vanno da 16s a 1/2000s o a priorità diaframmi con tempi che vanno da 1s a 1/2000s posa B e X,autofocus e manual focus (con un complicato sistema di calcolo della distanza e traguardo nel mirino).
La macchina lavora sia con scatto singolo che continuo,con la possibilità di fare multiesposizioni e autoscatto con ritartdo di 10s.
Sensibilità ISO da 6 a 6400 impostabili sia in DX che manualmente e con controllo TTL del flash,usa pellicole 35mm e funziona con due batterie CR2
CONTAX G1 150years Carl Zeiss o Green Label
Versione modificata nell'elettronica della G1 conserva le stesse caratteristiche ma va a correggere dei piccoli bug nel software del modello precedente quali incertezze nel'autofocus e una maggior compatibilità col Sonnar 90 f2.8 e per i nuovi biogon 21f2.8 e planar 35f2 si distingue dalla sorella per l'eticchetta "150 years carl zeiss" nel frontale e per un etichetta verde nella sede pellicola.
Volendo la prima G1 può essere aggiornata in assistenza...ma ormai dubito che troveremo qualcuno per fare tale modifica qindi meglio cercare un corpo macchina green label (che forse costa anche meno dell'operazione).
CONTAX G2 (1996-2003)
Introdotta come seconda evoluzione della G1 nel 1996 rappresenta un radicale cambiamento nella macchina,anche se a prima vista le due macchine sono uguali ci sono notevoli cambiamenti.
Oltre ad essere leggermente più grande e pesa,la G2 ha una nuova disposizione dei comandi che ne migliorano l'ergonomia,la ghiera per la messa a fuoco manuale è stata spostata sul frontale a portata di "dito" (per coloro che volessero cimentarsi in questa difficile funzione) e,il selettore del drive è stato trasformato in una comoda ghiera.
Come la G1 anche la G2 lavora in manuale con tempi che vanno da 16s a 1/6000s o a priorità diaframmi con tempi che vanno da 4s a 1/4000s,posa B e X,per il resto mantiene le stesse caratteristiche della G1.
La vera novità della G2 sta nel nuovo sistema operativo che offre un autofocus più veloce e preciso anche con poca luce e la possibilità di impostare 5 funzioni personalizzate...e anche qualche cosa che devo ancora capire/sperimentare,la macchina presenta una piccola ghiera con una combinazione di funzioni da usare a seconda del tipo di automatismo utilizzato e che dovrebbero influire sull'autofocus.
Insieme alla macchina sono stati introdotti due nuovi obiettivi,L'hologon 16 f8 e lo zoom vario-sonnar 35-70 f 3.5-5.6.
HOLOGON 16f8
Obiettivo molto particolare,forse unico nel suo genere che nonostante la scarsa luminosità offre una distorsione prospettica ridotta quasi a zero.
Funziona soltanto sulla G2 e in manual focus ma non è un problema perchè vista la scarsa luminosità e la focale generosa risulta sempre tutto a fuoco,per l'uso bisogna montare il suo mirino dedicato dato che il suo angolo di campo è maggiore di quello minimo supportato dal mirino della macchina.
BIOGON 21f2.8
Grandangolo estremo dalla ridottissima distorsione e aberrazione cromatica lavora con la G2 e la G1 modificata.
Come il 16 anche il 21 va usato con il suo mirino.
BIOGON 28f2.8
Grandangolo privo di distorsione prospettica e nitido anche a tutta apertura offre una resa elevata con un ottimo contrasto.
PLANAR 35f2
Obiettivo che potremmo definire quasi "normale" può essere alternato al planar 45 così da avere una resa più morbida e meno incisa,lavora con la G2 e la G1 modificata.
PLANAR 45f2
Obiettivo standard per il sistema G,potremmo definirlo perfetto dato che ha una resa incisa e precisa sia a tutta apertura che alle altre focali con uno sfocato degno di nota.
SONNAR 90f2.8
Questo piccolo tele è indispensabile per il ritratto e,anche se non è f2 è sempre un'obiettivo ottimo,ha dato dei problemi di messa a fuoco alla sua uscita risolti con la G1 modificata.
VARIO SONNAR 35-70 f3.5-5.6
Unico zoom per il sistema G e forse per un qualsiasi sistema telemetro è abbastanza raro soprattutto perchè non ha riscontrato molti consensi alla sua uscita.
Ergonomicamente scomodo,ha una buona resa ottica ma con la sua apertura variabile e AF lento ne fanno un obiettivo interessante solo dal punto di vista collezionistico,funziona soltanto sulla G2.
Penso che il telemetro sia un pò come la biottica,se non scatta il giusto feeling non sarà mai amore però,forse per la loro compattezza,la silenziosità o anche solo per la loro estetica quel genere di macchina m'ha sempre un pò incuriosito e attirato finche un giorno...
Un giorno,per caso scopro lei,la contax G...il mio fotografo/spacciatore di fiducia casualmente ha con se una G1 con un paio di obiettivi che un cliente vuol vendere e mi metto a guardarla incuriosito...una compatta con ottiche intercambiabili abbastanza elegante e ben rifinita,piccola ma solida e con poca plastica.
Una volta arrivato a casa,incuriosito comincio a documentarmi in merito e rimango affascinato dalle caratteristiche di questa macchina perchè grosso modo ha tutto quello che cerco da una macchina fotografica,decido così di farmi prestare per un paio di giorni la G1 dal fotografo e ci faccio un paio di rullini.
Inizialmente non sono rimasto molto colpito da questa macchina perchè nonostante tutto non è così perfetta come sembra,abituarsi al fatto che è lei a decidere quasi tutto richiede tempo ed è il motivo per cui non tutti parlano bene di questa macchinae,il massiccio uso di elettronica ne fa una macchina molto delicata e quindi molti si fanno scoraggiare anche da questo.
Passata l'emozione iniziale sono tornato ad interessarmi a questa macchina dopo qualche mese,ho trovato un'offerta che non potevo rifiutare e mi sono preso una G1 con il biogon 28 e dopo un mesetto di uso è scattata la scintilla e l'amore è sbocciato.
Nel mio parco macchine la contax G si colloca a metà strada tra la versatile reflex e la rilassante biottica aggiungendo però una compattezza estrema (il corredo completo sta in una borsina da videocamera),cosa che fa di lei il jolly ideale per situazioni in cui vuoi portarti una macchina fotografica e mantenere un "clima" discreto.
La biottica da nell'occhio e la reflex fa sentire osservati,la sottile G invece passa quasi inosservata e,soprattutto nella fotografia street ti permette anche scatti invisibili grazie anche alla sua estrema silenziosità.
Il sistema contax è dotato di un parco ottico che fa invidia a molti (leica compresa),compresi i digitalisti che adattano le sue ottiche su molte macchine...esiste anche una modifica per i corpi leica M ma è irreversibile per gli obiettivi.
Non facendo distinzioni tra analogico e digitale perchè per me sono due cose complementari mi trovo in una situazione critica in cui sento il bisogno di una macchina digitale che mi ricordi sia nell'uso che nel tatto la contax G.La soluzione sarebbe quella di prendere un corpo micro 4/3 stile olympus (che ha anche un bell'aspetto retrò) per montarci le ottche G ma il pensiero di dover moltiplicare la focale mi fa desistere,la leica M digitale è inarrivabile e quindi sto guardando con interesse la fuji X100 che esteticamente è bellissima nel suo aspetto leica style e con la sua ottica fissa 35mm somiglia molto ad una telemtro.
Il sistema contax G è composto,escludendo i vari accessori da 3 corpi macchina e 7 obiettivi e due flash...ad esser pignoli si può quasi raddoppiare il tutto perchè esiste anche in versione nera.
CONTAX G1
macchina introdotta nel 1994 funziona in manuale con tempi che vanno da 16s a 1/2000s o a priorità diaframmi con tempi che vanno da 1s a 1/2000s posa B e X,autofocus e manual focus (con un complicato sistema di calcolo della distanza e traguardo nel mirino).
La macchina lavora sia con scatto singolo che continuo,con la possibilità di fare multiesposizioni e autoscatto con ritartdo di 10s.
Sensibilità ISO da 6 a 6400 impostabili sia in DX che manualmente e con controllo TTL del flash,usa pellicole 35mm e funziona con due batterie CR2
CONTAX G1 150years Carl Zeiss o Green Label
Versione modificata nell'elettronica della G1 conserva le stesse caratteristiche ma va a correggere dei piccoli bug nel software del modello precedente quali incertezze nel'autofocus e una maggior compatibilità col Sonnar 90 f2.8 e per i nuovi biogon 21f2.8 e planar 35f2 si distingue dalla sorella per l'eticchetta "150 years carl zeiss" nel frontale e per un etichetta verde nella sede pellicola.
Volendo la prima G1 può essere aggiornata in assistenza...ma ormai dubito che troveremo qualcuno per fare tale modifica qindi meglio cercare un corpo macchina green label (che forse costa anche meno dell'operazione).
CONTAX G2 (1996-2003)
Introdotta come seconda evoluzione della G1 nel 1996 rappresenta un radicale cambiamento nella macchina,anche se a prima vista le due macchine sono uguali ci sono notevoli cambiamenti.
Oltre ad essere leggermente più grande e pesa,la G2 ha una nuova disposizione dei comandi che ne migliorano l'ergonomia,la ghiera per la messa a fuoco manuale è stata spostata sul frontale a portata di "dito" (per coloro che volessero cimentarsi in questa difficile funzione) e,il selettore del drive è stato trasformato in una comoda ghiera.
Come la G1 anche la G2 lavora in manuale con tempi che vanno da 16s a 1/6000s o a priorità diaframmi con tempi che vanno da 4s a 1/4000s,posa B e X,per il resto mantiene le stesse caratteristiche della G1.
La vera novità della G2 sta nel nuovo sistema operativo che offre un autofocus più veloce e preciso anche con poca luce e la possibilità di impostare 5 funzioni personalizzate...e anche qualche cosa che devo ancora capire/sperimentare,la macchina presenta una piccola ghiera con una combinazione di funzioni da usare a seconda del tipo di automatismo utilizzato e che dovrebbero influire sull'autofocus.
Insieme alla macchina sono stati introdotti due nuovi obiettivi,L'hologon 16 f8 e lo zoom vario-sonnar 35-70 f 3.5-5.6.
HOLOGON 16f8
Obiettivo molto particolare,forse unico nel suo genere che nonostante la scarsa luminosità offre una distorsione prospettica ridotta quasi a zero.
Funziona soltanto sulla G2 e in manual focus ma non è un problema perchè vista la scarsa luminosità e la focale generosa risulta sempre tutto a fuoco,per l'uso bisogna montare il suo mirino dedicato dato che il suo angolo di campo è maggiore di quello minimo supportato dal mirino della macchina.
BIOGON 21f2.8
Grandangolo estremo dalla ridottissima distorsione e aberrazione cromatica lavora con la G2 e la G1 modificata.
Come il 16 anche il 21 va usato con il suo mirino.
BIOGON 28f2.8
Grandangolo privo di distorsione prospettica e nitido anche a tutta apertura offre una resa elevata con un ottimo contrasto.
PLANAR 35f2
Obiettivo che potremmo definire quasi "normale" può essere alternato al planar 45 così da avere una resa più morbida e meno incisa,lavora con la G2 e la G1 modificata.
PLANAR 45f2
Obiettivo standard per il sistema G,potremmo definirlo perfetto dato che ha una resa incisa e precisa sia a tutta apertura che alle altre focali con uno sfocato degno di nota.
SONNAR 90f2.8
Questo piccolo tele è indispensabile per il ritratto e,anche se non è f2 è sempre un'obiettivo ottimo,ha dato dei problemi di messa a fuoco alla sua uscita risolti con la G1 modificata.
VARIO SONNAR 35-70 f3.5-5.6
Unico zoom per il sistema G e forse per un qualsiasi sistema telemetro è abbastanza raro soprattutto perchè non ha riscontrato molti consensi alla sua uscita.
Ergonomicamente scomodo,ha una buona resa ottica ma con la sua apertura variabile e AF lento ne fanno un obiettivo interessante solo dal punto di vista collezionistico,funziona soltanto sulla G2.