se ti può consolare siamo praticamente coetanei
in quanto neanch'io sono più giovanissimo (non come questi giovinastri che imperversano nel forum
) comunque io fino a qualche anno fa (mi sembra ai tempi in cui utilizzavo la bridge o forse ai tempi della compattina da ben 2 Mp
) avevo un concetto di sviluppo molto stringato, cioè la foto deve uscire così com'e dalla fotocamera senza nessun artificio. Poi col tempo e con i giusti consigli mi sono ricreduto specialmente chi mi fece notare che effettivamente lo scatto che esce dalla fotocamera è nient'altro che un algoritmo studiato e inserito dagli ingegneri progettisti per cui, e per dare un tocco di personalità all'immagine cominciai ad intervenire su quanto avevo ripreso. Oggi per la singola immagine utilizzo più di un programma di sviluppo (compreso la Nik che ti ho già consigliato) logicamente senza strafare rendendo l'immagine artificialmente assurda (si fà presto con alcuni programmi farsi prendere la mano specialmente quelli dedicati all'HDR).....a parte un qualche tocco di glow (che gli amici forumisti (si può dire forumisti??)) mi riprendono
per l'uso eccessivo dello stesso
. A parte gli scherzi lo sviluppo in camera chiara (antitesi della camera oscura) trova il suo perchè nel definire uno stile personale, l'importante in fase di scatto è saper comporre l'immagine in maniera corretta, cercando di far "dialogare" tutti gli elementi presenti in maniera armonica e su questo in post produzione è praticamente impossibile intervenire (a parte i fotomontaggi che personalmente aborro come dice un noto personaggio). Con questo mio lungo pensiero ti saluto