Ciao Antonio,
sto seguendo questi tuoi scatti da quando hai incominciato a proporli e adesso che ho visto bene qual'è la tua fonte d'ispirazione capisco meglio la strada che hai intrapreso.
Non ti sto ad annoiare con discorsi riguardanti il mio gusto personale o il grado di apprezzamento che nutro nei confronti di questo particolare stile fotografico, non è importante e non interessa a nessuno...
Non credo in realtà che sia facile ottenere immagini del genere soprattutto dal punto di vista compositivo, che nello specifico poi discrimina anche quello che decido di vedere e quello che invece oscuro completamente...
...e diciamo che è proprio questo aspetto che nelle tue ultime proposte crea, per così dire, più problemi...
Le immagini "metafisiche" di Croppi collocano i vari personaggi in contesti perfettamente "riconoscibili", non inteso come località note, ma proprio come contesto urbano fatto di spazi di strutture, di pavimentazioni ecc.
I protagonisti pur collocati in una realtà in parte occultata ad oc, non sono mai sospesi nel nulla e nella oscurità totale ed indefinita... ed è per questo che gli scatti di Croppi hanno un senso e funzionano indipendentemente dal fatto che poi possano piacere più o meno.
Quello che secondo me non funziona nelle tue ultime proposte è una eccessiva ed indiscriminata sottrazione di elementi compositivi e questo fa si che tali immagini non possano essere considerate nemmeno "minimal" perchè private di tutti gli elementi che servono per contestualizzare ciò che resta in un frame quasi tutto nero.
Croppi basa la sua composizione nascondendo di fatto alla vista porzioni di immagine, ma facendo in modo che la nostra mente riesca lo stesso ad elaborarle...
Questo è un processo molto diverso dal semplice "immaginare" che tu hai suggerito di fare, se non erro, a qualcuno che commentava "la foresta incantata", perchè gli elementi che anche in quell'occasione hai fornito al lettore della tua immagine erano insufficienti.
Lo sforzo quindi che dovrai fare, a mio parere , è quello di discriminare con più attenzione ciò che va mostrato e ciò che va annerito, adottando però un preciso criterio nel farlo.
Come al solito troppo prolisso...