Infatti è come pensavo.
Quando io parlo di sottoesposizione invece mi riferisco esclusivamente alla sottoesposizione in fase di scatto.
Prima di proseguire il discorso però, vorrei precisare un concetto.
Sappiamo che la scala dell'istogramma va da 0 a 255, a questi due valori l'immagine
è illeggibile, ma in realtà spesso lo è anche con valori prossimi a questi due estremi.
I bianchi e i neri, in assoluto, vengono rispettivamente chiusi e bruciati definitivamente solo in fase di scatto, tutto
quello che si fa poi in fase di post è una regolazione o un tentativo di recupero che però ha dei limiti.
Questi limiti sono dettati dalla capacità di compensazione che ogni fotocamera possiede, nella teoria e nella pratica.
Sappiamo anche però che tutte le parti sottoesposte durante lo scatto e poi aperte in post, sono più soggette
a mettere in risalto il rumore. Quindi negli scatti di avifauna dove quasi sempre gli ISO sono alti questo problema
è più che mai sentito.
Tuttavia le macchine migliori e/o più moderne rispetto a quelle di segmenti minori o a macchine più datate,
risentono sempre meno di questo problema, in più oggi esistono programmi dedicati che con l'intelligenza artificiale
eliminano in modo sorprendente i problemi di rumore.
Tutto questo per dire che sottoesporre, a volte anche pesantemente in fase di ripresa, non è una cosa così deleteria
perchè c'è il modo di recuperare la sottoesposizione ed eliminare il rumore conseguente senza tanti problemi.
I cigni che sono dei soggetti totalmente bianchi sono l'esempio perfetto per testare questa teoria.
Quindi tornando alla tua foto, la sottoesposizione che hai applicato in post, in realtà ha tolto solo un po' di brillantezza
allo scatto e tutto il dettaglio che si vede è frutto solo della corretta esposizione che in quasi in tutto il piumaggio
ha evitato "bruciature", termine che io uso per descrivere zone dove il dettaglio sparisce anche se non arrivano
al limite dei bianchi a 255.
Solo in una zona precisa il piumaggio risulta solo bianco senza dettaglio ed è in casi come questo che la sottoesposizione
che intendo io torna utile.
La zona non è grande, ma come vedi la sottoesposizione che hai applicato non è servita a recuperare,
mentre se lo scatto fosse stato sottoesposto in fase di scatto anche quel punto sarebbe stato leggibile e dettagliato.
Probabilmente quello dei bianchi bruciati è un mio pallino, anche se riguarda piccole parti del frame, ma d'altra parte
soprattutto nelle foto di avifauna la bontà dello scatto non passa solo dall'avere semplicemente immortalato un certo volatile,
ma anche dal dettaglio e dalle qualità tecniche che lo scatto possiede.
E se normalmente possiamo sostenere che per fare una bella foto la macchina non conta, nel caso specifico
dell'avifauna questa frase suona sempre più falsa. Una macchina molto performante ed un'ottica molto buona
garantiscono risultati sempre più favorevoli per scattare in condizioni limite anche di sottoesposizione.
In ogni caso basta fare qualche prova, per esempio proprio con i cigni in piena luce, per capire qual'è il limite della propria attrezzatura, basta tarare la fotocamera sulla misurazione esposimetrica ponderata centrale e poi sottoesporre di uno o due diaframmi.
Lo scatto risulterà molto scuro e lo sfondo in particolare ancora di più, a questo punto in post recuperando il tutto
si vedrà fino a che punto riusciremo ad ottenere comunque una buona foto.
Sono stato troppo prolisso...ma temo sempre di non essere abbastanza chiaro.